giovedì 15 ottobre 2009

Vizi capitali n.5: Lussuria

Che strano vizio la lussuria, definisce una condizione che implica un' esagerata propensione alla fisicità (diciamo il sesso per banalizzare) e scatena invece perlopiù stati mentali.
Quando penso alla lussuria ricordo la sensazione provata dinanzi al monumento funebre di Oscar Wilde a Parigi nel cimitero di Père-Lachaise. Una coltre di baci lasciati sulla pietra, sulla scritta Wilde scolpita: baci veri con l'impronta del grasso del rossetto che si va dissolvendo oppure disegnati.
Quella pietra invasa che sancisce un rapporto così dinamico tra stato originario (la pietra, il monumento) e innovazione (l'aggiunta, i baci, i depositi umani), mi crea uno stato d'animo non di pace, ma di morbosità e allo stesso tempo di viscidità forse, che mi ha disturbato e mi disturba nel ricordo.
E' tutta qui la lussuria? Uno condizione del pensiero? Magari. Quanti problemi in meno per gli umani.