giovedì 25 aprile 2019

Noi ci siamo e saremo...

da Misterius di Leo Ortolani, copyright dell'autore
Chi lo avrebbe detto, veramente, che il Novecento portasse con sé  tutti questi strascichi nei primi decenni di questo nuovo millennio? Chi avrebbe immaginato che le ideologie sarebbero alla fine risultate vincitrici sugli uomini, intesi come individui o come collettività? La sensazione è che anche le ideologie, in realtà, abbiano perso dinanzi all'avanzare stanco delle strategie di interesse e alle convinzioni personali di gruppo. Ciascuno definisce, quindi, il proprio recinto mentale in cui stare e da esso lancia proclami e strali verso coloro che la pensano diversamente dal proprio gruppo. E' l'atomizzazione della collettività ed è, alla fine, un percorso di ridefinizione dei Comuni di medioevale memoria. Tutti contro tutti in ricordo di un passato spesso riletto a piacimento, spesso rivisto sulla base di un interesse programmatico.
Nella sua espressione meno nobile, forse, anche questa giornata di riconoscimento nei principi della Liberazione ne esce svuotata, tra le polemiche di chi dice partecipo, chi non partecipo perché... o chi dice partecipo ma...ecc. E' la Storia che tenta di porre la sua mano pesante sulle coscienze e ristabilire la sterile lotta dell'ultima parola. Ma, quanti morti! Quanta sofferenza! E poi il riscatto per trovare di nuovo un senso alle proprie esistenze, malgrado tutto, andando spesso oltre la propria stessa umanità, accettando di precipitare e di fare poi fatica nel guardarsi ancora allo specchio per le mani bagnate di sangue. Sullo sfondo però non ci sono le ideologie da difendere (di quelle chi se ne frega!), sullo sfondo la vera battaglia è per i diritti, non gli stili, ma i principi. Questi diritti e questi principi, che qualcuno ci ha trasmesso oltre le ideologie, oltre gli interessi personali, oltre la politica del ci sono! e delle voci ingombranti e disturbanti, ecco quelli sono in fondo la sola cosa che conta. Ciascuno deve (dico "deve", non "può"...) portare un proprio contributo, perché di questi diritti e principi si parli e discuta, perché le chiacchiere da TV e da web vengano depotenziate a sottofondo e rimanga una voce alta e chiara su ciò che conta davvero.
Noi nelle prossime settimane faremo quanto sappiamo fare e quanto possiamo fare. Per questo venerdì 17 maggio alle ore 18.00 sarà nostro ospite alla libreria LOVAT di Trieste, a supporto del FVG Pride che si svolgerà proprio a Trieste l'8 giugno, Leo Ortolani e attraverso la presentazione del suo volume Cinzia, parleremo, assieme agli amici di Arcigay Arcobaleno di Trieste e Gorizia, di discriminazione sessuale e di genere, per rimarcare il diritto di tutti di essere e basta! Sabato 01 giugno, sarà nostro ospite a Udine (stiamo definiendo il luogo e l'ora), Matteo Scalera, per consegnare a lui il Premio Giacomo Pueroni 2019, per ricordare un amico scomparso, ma anche per rimarcare l'importanza di non dimenticare chi sta male di una malattia difficile come la SLA, che si è preso Giacomo in ancora giovane età e che lo stesso sta facendo con molte altre persone. Giovedì 13 giugno ancora alla Libreria Lovat di Trieste, alle ore 18.00, assieme a Silvia Ziche, Sara Colaone e Francesco Satta, parleremo di Storia e della faticosa strada dell' emancipazione femminile in Italia; poi venerdì 14 gugno, alle ore 18.30 a Ronchi dei  Legionari, ancora con Silvia Ziche e Sara Colaone, assieme a Carlo Gubitosa e Bruno Luverà di Billy, presenteremo dei volumi, ma tra le righe ci confronteremo su stereotipi, pregiudizi e discriminazione di genere.
E' vero, non è niente, ma è quello che potevamo fare. E lo abbiamo fatto.