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da Misterius di Leo Ortolani, copyright dell'autore |
Chi lo avrebbe detto, veramente, che il Novecento portasse con sé tutti
questi strascichi nei primi decenni di questo nuovo millennio? Chi avrebbe
immaginato che le ideologie sarebbero alla fine risultate vincitrici
sugli uomini, intesi come individui o come collettività? La sensazione è
che anche le ideologie, in realtà, abbiano perso dinanzi all'avanzare
stanco delle strategie di interesse e alle convinzioni personali di
gruppo. Ciascuno definisce, quindi, il proprio recinto mentale in cui
stare e da esso lancia proclami e strali verso coloro che la pensano
diversamente dal proprio gruppo. E' l'atomizzazione della collettività ed è,
alla fine, un percorso di ridefinizione dei Comuni di medioevale
memoria. Tutti contro tutti in ricordo di un passato spesso riletto a
piacimento, spesso rivisto sulla base di un interesse programmatico.
Nella sua espressione meno nobile, forse, anche questa giornata di
riconoscimento nei principi della Liberazione ne esce svuotata, tra le
polemiche di chi dice partecipo, chi non partecipo perché... o chi dice
partecipo ma...ecc. E' la Storia che tenta di porre la sua mano pesante
sulle coscienze e ristabilire la sterile lotta dell'ultima parola. Ma,
quanti morti! Quanta sofferenza! E poi il riscatto per trovare di nuovo
un senso alle proprie esistenze, malgrado tutto, andando spesso oltre la
propria stessa umanità, accettando di precipitare e di fare poi fatica
nel guardarsi ancora allo specchio per le mani bagnate di sangue. Sullo
sfondo però non ci sono le ideologie da difendere (di quelle chi se ne frega!), sullo sfondo la vera
battaglia è per i diritti, non gli stili, ma i principi. Questi diritti e
questi principi, che qualcuno ci ha trasmesso oltre le ideologie, oltre
gli interessi personali, oltre la politica del ci sono! e delle voci
ingombranti e disturbanti, ecco quelli sono in fondo la sola cosa che
conta. Ciascuno deve (dico "deve", non "può"...) portare un proprio
contributo, perché di questi diritti e principi si parli e discuta, perché
le chiacchiere da TV e da web vengano depotenziate a sottofondo e
rimanga una voce alta e chiara su ciò che conta davvero.
Noi nelle
prossime settimane faremo quanto sappiamo fare e quanto possiamo fare.
Per questo venerdì 17 maggio alle ore 18.00 sarà nostro ospite alla libreria
LOVAT di Trieste, a supporto del FVG Pride che si svolgerà proprio a
Trieste l'8 giugno, Leo Ortolani e attraverso la presentazione del suo
volume Cinzia, parleremo, assieme agli amici di Arcigay
Arcobaleno di Trieste e Gorizia, di discriminazione sessuale e di
genere, per rimarcare il diritto di tutti di essere e basta! Sabato 01
giugno, sarà nostro ospite a Udine (stiamo definiendo il luogo e l'ora),
Matteo Scalera, per consegnare a lui il Premio Giacomo Pueroni 2019,
per ricordare un amico scomparso, ma anche per rimarcare l'importanza di
non dimenticare chi sta male di una malattia difficile come la SLA, che
si è preso Giacomo in ancora giovane età e che lo stesso sta facendo
con molte altre persone. Giovedì 13 giugno ancora alla Libreria Lovat di
Trieste, alle ore 18.00, assieme a Silvia Ziche, Sara Colaone e
Francesco Satta, parleremo di Storia e della faticosa strada dell'
emancipazione femminile in Italia; poi venerdì 14 gugno, alle ore 18.30 a Ronchi
dei Legionari, ancora con Silvia Ziche e Sara Colaone, assieme a Carlo Gubitosa e
Bruno Luverà di Billy, presenteremo dei volumi, ma tra le righe ci
confronteremo su stereotipi, pregiudizi e discriminazione di genere.
E'
vero, non è niente, ma è quello che potevamo fare. E lo abbiamo fatto.