lunedì 21 dicembre 2009

Reati dei giorni nostri

Interessante questa sentenza del Tribunale di Ancona, confermata poi dalla Corte di Cassazione (notizia di questi giorni), che ha valutato la "linguaccia" come una forma di reato. Chiaro che come è proprio dei mezzi di comunicazione, si prende la notizia, la si sbatte lì sul piatto, senza un minimo di approfondimento su cosa ci sia sotto o a lato, ma tant'è che la cosa è singolare. No, non è singolare per la notizia, ma perchè quando apro la televisione e vedo gente di tutte le età e condizioni (anziani che dovrebbero darmi un esempio comportamentale, giovani che non capisci come a vent'anni possono essere già lì a dire la loro, gente di "cultura", politici), parlare, sboccati, mandando a quel paese (non usando peraltro proprio il termine "..vai a quel paese", ma peggio) chiunque li contraddica, io sarei il primo a mandarli tutti a quel paese prima e in galera poi e invece mi ritrovo la sera, stremato, in pigiama, a subire qualsiasi cosa, impotente. Certo alla fine chiudo la televisione, prendo un libro, ma mi pare che quella, che è una mia scelta, in realtà sia quasi una costrizione, un aut aut. Ecco, dopo aver chiuso l'ordigno infernale per costrizione, mi sento sempre un pò meno libero, in galera appunto, e non ho fatto nenche la linguaccia a nessuno.