Ringrazio chi ha scritto quell'editoriale (Marco Brunello), riprendendo le parole di Baricco e promuovendo un'iniziativa del Centro Candiani che si traduce nel progetto All You Need Is X-Music, che come ricorda Brunello consiste nel "privarsi di qualche concerto nella stagione ufficiale e destinare così un piccolo budget ai giovani, alle scuole".
Personalmente non conosco Brunello, non mi intendo di musica da parlarne, non conosco l'attività del Candiani. Conosco un pò Baricco (indirettamente, ovvio), senza peraltro esserne particolarmente innamorato, sia per le cose che ha scritto, sia per quelle promosse. Credo che questo suo intervento, che andrebbe però contestualizzato meglio, sembri un pò pretestuoso, avendo lui stesso in promozione una Scuola, la sua. Credo, però, che quanto dica sia condivisibile nella sostanza. Credo che si debba rivedere tutto il sistema del fare "cultura", rinunciando a tutto quanto risulti di promozione fine a se stessa, per riscoprire invece il valore dell'educazione. Creare un pubblico. Sinceramente credo anch'io sia tutto qui, anche se detto così sembra una costrizione più che un auspicio. Penso che non vi sia niente di male a saperne più di chimica che di Verdi, di certo è importante sapere chi è Verdi (e vi assicuro che non è scontato). Credo che non sia un dovere partecipare, anche se solo come spettatore, alla Cultura; di certo sarebbe meglio se anche chi poi della Cultura gli/le importerà zero per tutta la vita abbia le basi per scegliere. Insomma, sì, bisognerebbe partire dalla scuola o forse bisognerebbe partire ancora prima, nelle famiglie ( in effetti è un pò troppo facile demandare sempre agli altri la soluzione). Magari basterebbe direzionare meno soldi pubblici verso la televisione, come suggerisce Baricco, sarebbe un bel passo avanti anche se poi quei soldi non vanno nella scuola. Credo che una massa di persone capaci di pensare autonomamente e indipendentemente dai telegiornali, dalle trasmissioni TV, anche dalle pubblicità che molti si fanno utilizzando la TV, dal generalismo culturale, sia già un buon passo avanti, forse meglio che una massa di persone acculturate. Credo che per fare bene, forse, non servirebbe nemmeno direzionare i soldi a qualcosa, basterebbe toglierli a qualcuno. E' una politica dei piccolissimi passi (apparentemente), ma il malato sta veramente male e mantenerlo in vita per ora sembra già un successo.
(nella foto: quando sei disperato ti aggrappi a qualsiasi cosa)