domenica 15 febbraio 2015

Con la fine dietro l'angolo

Mi sono sempre chiesto quale occasione porti uno a sentirsi improvvisamente vecchio (diciamo, inspessorito dentro a sufficienza da provare una certa stanchezza, ecco! Forse un pò inadatto a causa della piega presa dall'odierno). Poco fa, verso le 20.10, mi fermo con il telecomando su RAI 3, dove Fabio Fazio sta già  impersonando la parte di quello che ha già vinto la partita, e presenta gli Afterhours. E Manuel Agnelli entra in studio cantanto "a cappella" prima di far partire le solite intellettualità musicali della sua band. E poco dopo Fazio gongola nell'essersi impossessato di anche quel pò di non ancora omologato che fino a ieri girava per l'Italia, senza ancora esserne condizionato dal pozzo senza fondo che è la sua trasmissione. E dieci minuti dopo si siede e fa entrare l'ospite successivo, che è Zerocalcare. Lo intervista, ovviamente divorandone la spontaneità, e infine comprandolo, invitandolo a tornare di sabato per parlare di Kobane, dopo l'uscita del suo reportage disegnato su Internazionale. Nel giro di un quarto d'ora, anni di ricerca personale, musicale e anche fumettistica, piallati dal tritatutto della retorica televisiva. Tutto frullato nel nome del soldo. E così, improvvisamente, mi sono sentito vecchio!
(Vorrei farvi notare che giorni fa ho visto in libreria un volume autobiografico di Jane Fonda con sulla copertina la fascietta risvoltata che diceva "ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa"...volevo piangere, ma c'era gente in giro...che non avrebbe di certo capito!)