mercoledì 4 settembre 2013

Scarlett Johansson

Capita, come sempre in questo periodo dell'anno, che, più o meno casualmente, mi ritrovi al Lido di Venezia per la Mostra Internazionale del Cinema. In questo caso la casualità è stata maggiore, ma va detto che a posteriori avrei rimpianto non fosse andata così. Per ben due volte mi sono trovano a meno di un metro da Scarlett Johansson, a Venezia per presentare il film Under The Skin di Jonathan Glazer. L'attrice americana è realmente una diva (la foto qui sopra scattata sul red carpet ne rende la fotogenia e la totale estraneità terrena nell'attimo stesso in cui si sente protagonista). Una star vera, perfettamente aderente a quell'"entità extracorporea, che partecipa allo stesso tempo dell'umano e del divino, verso cui sprigioniamo quasi un culto pagano" di cui parlava il filosofo e sociologo francese Edgar Morin negli anni '90, nel suo testo Le star
Il suo film veneziano è stato fischiato dalla critica e Scarlett non è certo nuova a produzioni mainstream di scarso rilievo cinematografico. Spesso è stata probabilmente malconsigliata, altre volte è stata lei a intestardirsi su progetti inopportuni. Forse non è nemmeno una grande attrice, anche se non ancora trentenne ha alle spalle una filmografia estesa con almeno quattro o cinque titoli di valore. Ma permettemi di dire che, così a pochi centimetri, appena accenna quel suo sorriso perfetto, non ne resta per nessuno/a. Ho visto ieri sfilare molte donne bellissime, splendidamente truccate e acconciate, ma Scarlett sembra appartenere ad un altro piano di analisi. Possiede una sensualità intrinseca e un carisma che percepisci a pelle. Ho visto molti ragazzi e adulti con la bocca aperta, ieri, ma anche sentito molte coetanee dell'attrice commentare incredule. Ieri sera le ho scattato alcune foto ravvicinate (quelle che allego, tranne la prima, non sono state ingrandite o scattate con zoom, quindi parlo a ragione), mentre mi concedeva un autografo (con la mano sinistra).
Ho notato tutte le sue imperfezioni, che sono ciascuna parte integrante della sua bellezza; sembra anzi che la sua bellezza nasca proprio da quelle. La sua forza è lì, nell'averle sapute valorizzare. Scarlett ha voluto essere attrice dall'età di dieci anni circa; oggi è diva che si comporta da diva. So solo inchinarmi al suo passaggio. Assieme a Scarlett sul red carpet è passato anche Kim Ki-duck, regista immenso. L'ho chiamato io  mescolato tra il pubblico assiepato a tarda sera lungo le transenne, un pubblico un pò timido nei suoi confronti, a fronte di quel suo sembrare nei gesti e negli abiti completamente fuori posto, e lui non ha esitato ad abbandonare i fotografi e venire da me per autografarmi il programma della mostra.
Che dire. Ero al Lido per caso, portato dagli eventi della giornata, e ora trattengo sensazioni notevoli, ottimi ricordi, modi per non pensare a tutti quei "pesi" che incombono appena dietro i titoli di ogni notiziario radiotelevisivo. A proposito: è ridicolo ed assurdo, e al contempo perfettamente italiano, che una Mostra Internazionale del Cinema come quella di Venezia, che riceve contributi pubblici (abbastanza), che impegna forze dell'ordine pubbliche (moltissime), che presenta film prodotti dalla RAI, riceva un trattamento pari a quello che stiamo riscontrando sulle reti televisive e sui canali informativi in genere. Non possiamo recriminare sulle occasioni perse e richiamarci alla cultura ad ogni occasione ci venga data, e poi continuare a sottostimare potenzialità e risorse innegabili che questo Paese ha già. La cultura, anche quella cinematografica, è un bene economico, la cultura fa soldi e questo paese potrebbe vivere solo di essa (a caduta, settore economico dopo settore) se solo qualcuno volesse farlo realmente. Concludo con un classico di queste "gite" cinematografiche settembrine: e dopo la star, il regista impegnato, le riflessioni più o meno amare, resta sempre la luce impagabile della laguna veneziana (P.S. anche se questa volta, il sorriso di Scarlett se la gioca parecchio anche con quella... a voi la scelta!)
     (N.B. per le foto copyright R. Franco - saranno segnalate e valutate a norma di legge eventuali inosservanze)