venerdì 27 gennaio 2012
Memoria, ricordo...nulla
domenica 22 gennaio 2012
Le strade dello "spirito"
Mi appassionano le strade tortuose affrontate dalle persone nella loro ricerca continua del benessere. Un benessere fisico e soprattutto psicologico. Non mi sorprende come alla fine di ogni ricerca terrena, spesso infruttuosa, considerato che ognuno è sovrastato da un declino psico-fisico inesorabile e dal cosidetto "scontro quotidiano" che appesantisce e sfinisce a volte le aspettative, altre volte le aspirazioni, si arrivi quindi ad un confronto con l'"oltreterreno". Con quanto è meno spiegabile e che quindi garantisce speranze. La speranza evangelica cristiana si manifesta ad esempio nella croce, nel dolore, ed è un invito a non fuggire verso un futuro consolatorio, anche se il presente è a dir poco insopportabile. Reminescenze, di cose che capisco poco e che forse ho poco riflettuto, ma mai trascurato, di certo non per il semplice piacere della parola grave. Potremmo cadere in discussioni infinite, che poco ci aiuterebbero a dare un senso alle nostre giornate: mi è stato detto un giorno da un parroco mio cliente (ristrutturavo una piccola chiesa), che per coloro che hanno maturato dentro di sé la decisione che Gesù non è il Messia, nessuna dimostrazione sarà mai convincente; ma per tutti quelli che portano il ragionamento al suo opposto l'evidenza parla da sè. Va bhè, tralasciamo di entrare nello specifico e direi rispettiamo chiunque in quanto uomo, prima di tutto, e assieme alla sua fisicità anche i suoi pensieri. E questo ci garantisce a tutti un fare forse non "oggettivamente giusto", ma di certo nemmeno "soggettivamente ingiusto". Ma nell'etere le aspettative non calano solo perché vogliamo abbandonare alcuni pensieri filosofico-religiosi: le persone si trovano sempre a cercare qualcosa d'altro, "quello che non c'è" (o che non si ha), forse deluse da quello che invece c'è (o che si ha). E ognuno matura le "fedi" più strane, confondendo la fiducia con la passione. Ecco quindi a voi un piccolo resoconto testuale e fotografico (estrapolato nell'ironia delle cose raccontate o mostrate) di ciò a cui l'uomo medio si abbandona per soddisfare ad un vuoto, qualsiasi esso sia o gli si presenti davanti. Religione, passione, convinzione, illusione, fuga. L'uomo però va sempre capito e soprattutto non deriso, non lasciato solo. 
Tutti chiusi in piccoli mondi, estrapolando Salinger a caso e immotivamente, come sempre succede, da i Nove racconti, "cantavano senza accompagnamento strumentale, o per meglio dire, senza nessuna interferenza".
(nelle foto, nell'ordine: la Biennale a Venezia (Arsenale); Emilio Vedova nel suo atelier, in una foto ai Magazzini del Sale a Venezia; i segni zodiacali in una scultura nel giardino di Ca' Rezzonico a Venezia; le botteghe alimentari a Bologna (vicino via Clevature); un articolo apparso sul quotidiano il Piccolo a dicembre 2011 (vorrei conoscere il giornalista...); una maglietta in una vetrina a Lucca; Art Spiegelman premiato a Pordenonelegge del 2010; un graffito su di una colonna della recinzione della fu Villa Albani a Roma; un disegno di Gary Frank per Superman (copyright DC Comics e dell'autore); in una vetrina in Toscana capeggia una maglietta iconica con Gianni Agnelli)
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