martedì 10 marzo 2015

Ritratto di un luogo


Ho avuto modo di trascorrere alcune ore con degli amici che non frequentavo da tempo, anche loro originari della città di Monfalcone. Sono da alcuni anni residenti in altre città italiane, sufficientemente lontane dalla Venezia Giulia da rendere speciale ogni occasione utile al vedersi. Nei racconti che si scambiano quando è da un pò che non ci si incontra e tra le facezie che si dice, perlopiù impreziosite dai ricordi (ricordare deve il suo significato dal latino re-cordàre, ovvero riportare nel cuore), ci possono stare anche dei momenti di riflessione. E' nato così per caso questo ritratto della mia/nostra città, che mi pare di poter condividere perché derivato da una somma di sentimenti per quello che è oggi (senza giudizi, solo per analisi), dalle memorie e dalle sensazioni del momento. Ecco qui.
"Questa città è luogo di condivisione di distanze. Ogni confronto è sede di puntualizzazioni, sul chi, da dove e per chi. Ciascuno è qui impegnato nella sua personale affermazione di un'isola mobile, che le correnti del pensiero spingono o trascinano a saldarsi in arcipelaghi. Tra ogni nucleo terroso scorrono canali sui quali non è mai semplice collocare dei ponti stabili. E' un insieme in movimento, nella ricerca continua di un equilibrio perdipiù insperato, poiché la fatica non si affranca, ripresentandosi così sempre diversa allo sforzo."
E' un ritratto privato e del tutto psicologico di un luogo, condiviso nella consapevolezza dell'oggi e riscontrato nella memoria di ieri.

(nell'immagine un disegno di Andrea Pazienza per Zut o per Tango, credo del 1986)